Descrizione
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«L’uomo ha bisogno di una fede su cui appoggiarsi, di un ideale. Un tempo tutto questo era rappresentato dalla fede, poi dal socialismo. Quando anche quest’ultimo venne meno, gli uomini non trovarono più un ideale in cui sperare e una ragione che giustificasse le loro sofferenze. Dovevano attendersi giorni migliori? I giorni non sarebbero stati mai migliori e questo lo sapevano bene. La seconda legge della termodinamica, quella dell’entropia, li avrebbe resi peggiori, inevitabilmente.»
Vassilis Vassilikos
Con Vassilis Vassilikos “Dedica” continua l’esplorazione della letteratura del Mediterraneo, iniziata l’edizione precedente con il libanese Amin Maalouf. Curata da Egi Volterrani, “Dedica a Vassilis Vassilikos” riporta gli scritti di vari studiosi.
Gaia Amaducci entra nel “privato” del personaggio, per lasciare poi a Egi Volterrani il resoconto del colloquio con lo scrittore, avvenuta a Parigi, dove Vassilikos era ambasciatore della Grecia presso l’Unesco: l’esito di quel colloquio è intitolato “Rispondo a me stesso”.
Vittorio Nisticò in “Le angosce di Vassilikos” reca una testimonianza di un rapporto di collaborazione nato intorno alla rivista Euros, voluta da Nisticò stesso richiamandosi «all’Europa del Sud e del Mediterraneo, col dichiarato proposito di stimolare la reciproca conoscenza e cooperazione tra le nazioni di quest’area del continente, di farsene una voce autentica».
Kris Mancuso rievoca in “Con Vassilikos panagulista” un’amicizia nata grazie alle poesie di Alexandros Panagulis e poi cementata da episodi tristi e lieti della vita personale dello scrittore greco.
Infine, Tino Sangiglio, in “Vassilikos, tra gli echi della memoria e l’amara realtà”, analizza l’opera vassilikiana, per troppo tempo limitata alla conoscenza di “Z, l’orgia del potere”, grazie anche al film che ne trasse il regista Costantin Costa-Gravas.
E proprio una conversazione tra lo scrittore e il regista viene riportata in appendice: in essa si ricostruisce il rapporto tra i due e le fasi di passaggio dal testo al film.
La monografia riporta in conclusione gli apparti bio-bibliografici, utili a meglio comprendere Vassilikos e la sua opera.