Descrizione
Le fotografie, in bianco e nero, che Ciol ha scattato nel 2002 a Leptis Magna, Sabratha, Cirene e in altri siti della Libia, ci parlano di un tempo in cui nel Paese culture diverse si sono sovrapposte e felicemente rimescolate, nell’auspicabile prospettiva di una prospera convivenza e talvolta in quella dei sogni di gloria. E tuttavia, in realtà, è la storia stessa che per il tramite di quelle rovine e di queste immagini continua ad invitarci a una riflessione, certo sul passato, ma soprattutto sul presente.
Elio Ciol
È nato nel 1929 a Casarsa della Delizia, dove tuttora vive e lavora.
Ha iniziato da giovane nel laboratorio fotografico del padre, dove ha acquisito una vasta esperienza tecnica. Dagli anni Cinquanta a oggi ha elaborato un linguaggio personale nell’ambito della fotografia di paesaggio, realizzando una lunga serie di libri fotografici e cataloghi di mostre.
In parallelo, l’attività professionale del suo studio è stata dedicata in prevalenza a campagne di documentazione di opere d’arte, in Italia e in Europa, che lo hanno portato a collaborare a un imponente numero di pubblicazioni nel settore della storia dell’arte.
Sue fotografie sono presenti in collezioni internazionali quali il Metropolitan Museum of Art di New York, il George Eastman Museum di Rochester, il Victoria and Albert Museum di Londra, il Musée de la Photographie di Charleroi, Museo Puškin delle Belle Arti di Mosca.