Progetto Confini

CONFINI

Storia, racconti, spettacoli
5 Aprile – 22 Maggio 2022

Il confine indica un limite condiviso con altri, una linea che segna la separazione tra due spazi, fisici o culturali. E allo stesso tempo, è un punto di contatto, uno spazio che incide nelle relazioni e nei rapporti tracciando solchi o ponti tra le persone, i popoli, le società.

Il confine del Friuli Venezia Giulia è un confine emblematico in questo senso: è senza dubbio un laboratorio di Storia, un luogo dove vite, lingue e culture si mescolano e cercano nuove dislocazioni; un microcosmo di racconti e vicende che si inseriscono in contesti molto più ampi; un tema attraverso il quale leggere più accuratamente il presente salvaguardando la Memoria del nostro passato.

Confini fa parte di un più ampio progetto curato da Emanuela Furlan e sostenuto con uno specifico bando dalla Regione Friuli Venezia Giulia. Il progetto, oltre agli appuntamenti in programma ( scarica qui ), prevede nei mesi di marzo e aprile 2022 anche una trentina di iniziative per le scuole secondarie di secondo grado di Pordenone, Cordenons, Maniago, Sacile, San Vito al Tagliamento e Udine.

IL PROGETTO

Gli studenti con i loro insegnanti partecipano a laboratori sulla storia, ad incontri di antropologia, a spettacoli teatrali e a reading letterari: una immersione nel Novecento seguendo il tema dei confini e navigando trasversalmente in materie, racconti e generi artistici diversi.

Lo sguardo sulle vicende del territorio, sulla sua storia, sul valore della memoria diventa l’occasione per una riflessione più ampia che dal microcosmo apre al mondo e alla contemporaneità.

L’obiettivo finale per i ragazzi è quello di generare dei materiali creativi sul tema – che confluiranno in una mappa concettuale online – per condividere idee e pensieri con uno sguardo aperto soprattutto al futuro.

Al percorso scuola sono state registrate oltre 2000 adesioni, ben al di là delle aspettative iniziali: a tutti i ragazzi, gli insegnanti e dirigenti scolastici un grazie davvero sentito.

E un ringraziamento sentito va anche a tutti gli studiosi, scrittori, artisti, enti e organizzazioni che ci hanno affiancato nel realizzare il progetto.

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