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25.03.2023

DEDICA A MAYLIS DE KERANGAL: CHIUDE LA 29a EDIZIONE DEL FESTIVAL

DEDICA, IL CONCERTO DI CASCADEUR CHIUDE SABATO 25 MARZO AL CAPITOL DI PORDENONE LA 29a EDIZIONE DEL FESTIVAL

 

SODDISFAZIONE DEGLI ORGANIZZATORI E DELLA PROTAGONISTA DOPO L’INTENSA SETTIMANA A PORDENONE

 

6 MILA PRESENZE, 200 MILA ACCESSI AI SOCIAL DEL FESTIVAL, 2 MILA STUDENTI DI OGNI ETÀ COINVOLTI NEL PROGRAMMA, SI RAFFORZANO LE COLLABORAZIONI CON IL MONDO ACCADEMICO

 

IL BILANCIO “SOCIALE” DI DEDICA, CHE HA ACCOLTO ASSOCIAZIONI COME IN PRIMA PERSONA-UOMINI CONTRO LA VIOLENZA SULLE DONNE, CARTA DI PORDENONE, AIDO E CENTRO REGIONALE TRAPIANTI, COOPERATIVA NUOVI VICINI

 

LE DICHIARAZIONI DELL’AUTRICE

 

LE RICADUTE D’IMMAGINE SUI MEDIA NAZIONALI PER IL FESTIVAL E LA CITTÀ DI PORDENONE

 

IL GRANDE AFFETTO DEL PUBBLICO, LA SODDISFAZIONE DELLE LIBRERIE

 

DAL 16 AL 23 MARZO 2024 LA 30a EDIZIONE

 

 

Si chiude oggi con il concerto del pianista e compositore francese Cascadeur la 29a edizione del festival Dedica, dopo un’intensa settimana con 12 eventi che hanno declinato in tutte le forme artistiche l’opera della scrittrice francese Maylis de Kerangal, una delle più importanti autrici contemporanee. Ed è un bilancio di successo quello con cui va in archivio il festival, che nel 2024 approderà alla 30a edizione, già annunciata per il periodo dal 16 al 23 marzo.

Il pubblico ha partecipato numeroso a tutti gli appuntamenti, già durante il percorso delle Anteprime che ha portato Dedica in 11 Comuni del Friuli Venezia Giulia e, a partire dall’inaugurazione, una settimana fa, con il colpo d’occhio del Teatro Verdi gremito anche nelle gallerie, con quasi tutti gli eventi in calendario sold-out. Ma altrettanto successo hanno riscosso gli incontri che hanno portato Dedica e la scrittrice nelle Università, con le aule sempre affollate, sia a Udine che a Cà Foscari di Venezia e nell’ateneo Alpen Adria di Klagenfurt, così come nei tanti eventi legati ai progetti che la rassegna riserva al mondo della scuola, da sempre interlocutore privilegiato: sono stati 2 mila, quest’anno, gli studenti di ogni età di Pordenone e provincia che hanno preso parte in vari modi al percorso Dedica Scuola, avviato già all’inizio dell’anno scolastico.

E seppure – come da sempre afferma il suo curatore Claudio Cattaruzza e con lui il presidente dell’associazione culturale Thesis Antonino Frusteri – non sono i numeri a determinare il successo del festival, legato invece alla qualità e all’originalità di una proposta che come affermano gli stessi scrittori, gli editori e i vari ospiti non ha eguali in Europa, l’edizione di quest’anno ha registrato un afflusso anche superiore alle edizioni pre-pandemia: sono infatti 6 mila le presenze totali, mentre un altro dato significativo è quello riferito agli oltre 200 mila accessi sui social ai contenuti di Dedica.

Notevole, anche quest’anno, è stata la risonanza che Dedica ha avuto sulla stampa nazionale, contribuendo ancora una volta a offrire la migliore immagine di Pordenone.

Particolare soddisfazione è data, oltre alle collaborazioni con le diverse istituzioni, associazioni e sostenitori, da quello che si potrebbe definire il “bilancio sociale” del festival, che quest’anno, anche per i temi trattati dall’autrice nei suoi libri, ha dato spazio durante gli eventi a realtà come In prima persona. Uomini contro la violenza sulle donne, Carta di Pordenone, Aido e Centro trapianti del Friuli Venezia Giulia, la cooperativa Nuovi vicini, in un crescendo di intrecci.

Tantissime, infine, le manifestazioni di stima e di ringraziamento che stanno arrivando in questi giorni negli uffici di Dedica, rispetto alle quali Maylis de Kerangal, che si è “sottoposta” sempre con estrema disponibilità ed empatia ad un vero e proprio tour de force, ha dichiarato: “È stata un settimana intensa e ricca, abbiamo passato giorni molto emozionanti, e toccanti per me, perché ho visto tanta attenzione al mio lavoro, con incontri che ci hanno permesso di vivere momenti intensi di condivisione attorno ai libri. E alla letteratura, che serve anche per creare comunità, collettività, condivisione: Dedica verifica ogni volta l’ipotesi che questa comunità sia possibile, è questa è la sua unicità, e per questo penso che Dedica sia qualcosa di straordinario come festival. Ero stata avvisata che sarebbe stato bellissimo e così e andata. Sono davvero felice”.

 

 

 

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